Le regole per una buona ottimizzazione SEO di un articolo

Le regole per una buona ottimizzazione SEO di un articolo

24 Settembre 2016 Off Di gabriele

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Spesso mi capita di dover formare chi si occupa di copywriting sulle tecniche di ottimizzazione SEO di un articolo. Pertanto ripropongo qui alcune regole basilari che, applicate con costanza ed affiancate ad una content strategy efficace, possono produrre importanti risultati in ottica di posizionamento sui motori.

Ecco perciò alcune semplici regole da seguire:

1. Fai attenzione alla frequenza delle parole chiave

Dando per scontato che a monte si sia operata un’efficace analisi delle parole chiave, la scelta di una parole chiave per cui si vuole ottimizzare l’articolo deve tener conto del fatto che la keyword deve essere ripetuta non più di tre volte nel testo dell’articolo. L’ideale sarebbe inserire la parola chiave all’inizio, nel corpo centrale ed alla fine del testo, in modo da distribuirla in maniera equilibrata.

Attenzione a non esagerare con la ripetizione della keyword poiché esistono penalizzazioni Google da sovraottimizzazione.

2. Utilizza sinonimi

L’utilizzo di sinonimi aiuta a contestualizzare le parole chiave e rafforza l’attinenza delle stesse rispetto all’argomento trattato dall’articolo. Quindi se ad esempio scriviamo a proposito di un “residence nel Salento”, utilizzare parole chiave come “villaggio in provincia di lecce” può aiutare nel posizionamento sui motori.

Ovviamente ci stiamo riferendo ad attività di ottimizzazione SEO di parole chiave attinenti all’articolo, questo lo considero un requisito basilare che viene dato per assodato.

3. Scrivi almeno 400-500 parole

Google si aspetta che un buon articolo sia composto da circa 500 parole, ovviamente è una cifra indicativa ma che tiene conto della necessità di acreditare il nostro contenuto presso il motore di ricerca. Non dimentichiamo infatti che a Google interessano contenuti di qualità ed uno dei parametri di valutazione della qualità è sicuramente una lunghezza accettabile.

4. Cita le fonti

citare le fonti, magari al termine dell’articolo, laddove sia sensato farlo, rappresenta un modo per dare autorevolezza a ciò che si è scritto e far capire a Google che i contenuto prodotti sono attendibili, poiché provengono da fonti attendibili. Citare le fonti vuol dire inserire dei link ad altri siti, ovviamente autorevoli, da cui l’articolo trae ispirazione.

5. Utilizza link ad altri articoli e grassetto.

Alcune parole chiave possono essere inserite in grassetto in modo da dare forza anche visiva a quanto si scrive. Inoltre può essere opportuno linkare alcune keyword ad altri articoli o contenuti presenti nel sito, in modo da creare un linking interno al sito, trasferire authority tra le varie pagine ed aiutare Google a reperire velocemente le informazioni di cui ha bisogno.

6. Non dimenticare il titolo, l’URL e i metatag

Non dimentichiamo che una buona ottimizzazione SEO passa anche dal titolo dell’articolo. L’h1 della pagina infatti deve contenere la parola chiave, così come l’URL della pagina.

Inoltre è fondamentale ottimizzare con la stessa keyword anche metà title e metà description (se si utilizza WordPress ad esempio esistono diversi plugin utili a settare i metà tags).

Infine un’ultima osservazione sulle immagini: anche queste vengono indicizzate e “parlano” a Google. Lo fanno attraverso il Tag alt ed il nome del file che è opportuno che contengano la keyword su cui stiamo basando il nostro lavoro di ottimizzazione SEO dell’articolo.

Per concludere ricordiamo sempre che il principio che sta alla base della scrittura è essenzialmente produrre contenuti interessanti. Rispettare le regole sopra citate senza produrre contenuti interessanti o utili per l’utente non serve a nulla. Ricordiamo sempre infatti che il cliente finale di Google è l’utente che cerca sul motore, ed a quell’utente Google vuole offrire i contenuti migliori.